Elementi di Bioenergetica
Guido Parente
Pranoterapeuta e Naturopata
Wilhelm Reich, neuropsichiatra austriaco allievo di Sigmund Freud, si esprimeva così: ”ogni tensione muscolare contiene la storia e il significato della sua origine”; infatti, fin dall’infanzia, ogni esperienza – traumatica e non - ogni pulsione repressa, corrisponde - a livello corporeo - ad un irrigidimento.
Reich rielaborò le scoperte che il suo Maestro Freud fece sulla psicoanalisi della sessualità e delle nevrosi sviluppando il tema dell’energia orgonica, una forma di energia vitale che dovrebbe scorrere liberamente lungo tutto il corpo e che trova la sua massima espressione nella sessualità.
Se questo non avviene, ossia se la capacità di desiderare e di godere viene repressa od ostacolata (attraverso le pressioni esterne e le tensioni interne), allora
subiremo forme di angoscia, inibizioni e blocchi.
La somatizzazione di queste tensioni, che Reich definisce “blocchi energetici”, andranno via via a formare la cosiddetta “corazza caratteriale”, una specie di armatura che limita i nostri sentimenti e la nostra libera espressione; una corazza che - in chiave positiva - potrebbe costituire una corazza protettiva, ma che, in realtà, ci blocca e ci limita.
La corazza caratteriale e muscolare, costruita quindi per evitare il dolore, finisce per impedire all’essere umano anche di provare piacere: se vogliamo, un grande “non sense”.
Quando nel nostro corpo compaiono troppe “zone morte”, ove l’energia non fluisce liberamente, il corpo stesso, nella sua integrità, finisce per diventare debole e vulnerabile.
Se l’energia è bloccata, se a causa di questi blocchi essa non può fluire liberamente, allora diventa stagnante, distruttiva e può essere essa stessa causa di maggiore esposizione alle malattie.
I sette Segmenti Corporei
Wilhelm Reich suddivise il corpo umano in sette segmenti corporei ove, in ognuno di essi, l’energia si potrebbe bloccare:
1. segmento oculare;
2. segmento orale;
3. segmento cervicale;
4. segmento toracico;
5. segmento diaframmatico;
6. segmento addominale;
7. segmento pelvico.
Analizzando ognuno di questi segmenti, ad un Osservatore esperto traspare come sia facile decodificare i messaggi che il corpo emana e come, tramite le vibrazioni delle Campane Tibetane, vi sia la possibilità di smuovere questi blocchi energetici che si possono venire a creare.
Segmento oculare: in questo segmento è contenuto il cervello, deputato al coordinamento delle funzioni vitali. Si evidenzia con uno sguardo vuoto, fisso, spento, che può trasformarsi in uno sguardo vivo, attento alla realtà e alle emozioni.
Segmento orale: collegato alla muscolatura della bocca, della gola e della lingua. Si evidenzia con emozioni collegate al pianto e alla rabbia.
Segmento cervicale: comprende il collo e, come dice il nome stesso, la cervicale ed è la zona principe di tensioni muscolari importanti. Si evidenzia con il pianto e l’”ingoiare” situazioni pesanti.
Segmento toracico: comprende i muscoli del petto, delle spalle e gli intercostali. Si evidenzia con il blocco emozionale che porta, a sua volta, ad un blocco della respirazione e delle emozioni.
Segmento diaframmatico: segmento cardine, posto esattamente a metà del nostro corpo, comprende stomaco, fegato e plesso solare. Si evidenzia dalla chiusura dello scorrimento energetico nelle due metà del corpo umano.
Segmento addominale: posto nella muscolatura addominale, è il nostro terzo chakra. Si evidenzia con il trattenere le emozioni più profonde e viscerali.
Segmento pelvico: il blocco di questa parte del nostro corpo, relativa agli organi genitali, che irrigidisce il bacino ed impedisce lo scorrimento delle energie sessuali, è spesso collegato e/o accompagnato a patologie sessuali.
Il discepolo di Reich, Alexander Lowen, proseguendo gli studi del suo Maestro, elaborò la sua opera primaria ”Analisi Bioenergetica”, una tecnica a mediazione corporea che, attraverso tecniche respiratorie ed esercizi fisici associati ad un’attenta analisi della psiche e del carattere della persona, aiuta la persona stessa a sciogliere quei “blocchi energetici” (che si sono venuti a creare somatizzando le tensioni croniche di cui abbiamo parlato precedentemente) ed a ricreare la carica energetica necessaria per costruire quell’unità del corpo e della mente indispensabile, e oserei dire quasi vitale, per la cura dei disturbi psico-fisici.
Le innovazioni che Lowen porterà alle intuizioni di Reich hanno a che fare con diversi aspetti teorici, tecnici e probabilmente ideologici.
Ma forse la principale di queste innovazioni riguarda il cosiddetto grounding (radicamento a terra): il paziente viene portato dal terapeuta a scoprire quanto poco egli viva "con i piedi per terra", nel senso reale dell'espressione e come questa mancanza di "messa a terra", in senso energetico, agisca negativamente su molti fattori che vanno dalla sessualità allo stesso funzionamento del pensiero.
Per Lowen diventerà importante portare il paziente a muoversi, a scalciare, a gridare, a vivere concretamente le paure, la rabbia; diventerà importante insegnargli come può arrivare a dire "nò" e ad asserire la propria personalità.
Tutto ciò per poter sperimentare il piacere "e qualche volta la gioia", per usare una sua espressione.
Per Lowen il pianto è il primo meccanismo di liberazione, potremmo dire di "scarcerazione" del corpo umano.
Dissolve la tensione, che in questo modo "si scioglie in lacrime".
Il pianto è anche un arrendersi al corpo e un permettere al processo di guarigione di instaurarsi.
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“L’essere di un Uomo è la somma funzionale di tutte le sue esperienze passate”
(Wilhelm Reich)
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(G.U. 26 gennaio 2013, n. 22)