Spiritualità e Meditazione
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Guido Parente
Naturopata Psicosomatico
Spesso si è confusa la funzionalità dei principi meditativi, con la sacralità dei pensieri religiosi, o ancora meglio si è data una lettura della Meditazione come un atto di ricongiungimento con la propria religione, l’unione con il proprio Dio.
L’insegnamento di principi religiosi, le regole, le figure, i dettami, sono insiti in ogni pratica religiosa e provengono da un maestro spirituale.
Invece l’insegnamento sul come meditare, oltre da un maestro spirituale, un guru, proviene dalla maggiore comprensione dell’interazione corpo-spirito-anima.
Per poter cambiare e progredire nell’apprendimento è necessario sviluppare e personalizzare iniziative curative e abituarsi a dare e a sentire il significato della VITA.
I cambiamenti all’interno di noi, avvengono gradualmente, è un lento ma sicuro cammino verso una nuova dimensionalità e comprensione del sé più profondo.
Alla meditazione è correlato un diverso modo di respirare.
Diverse problematiche che quotidianamente affrontiamo, sono correlate con incidenti infantili, deficienze comportamentali affettive con un genitore, insoluti di varia natura quali, ad esempio difficoltà di crescita, problematiche relative a fasi di accettazione del proprio modo di essere, bisogni, crescita individuale, mancanza di obiettivi, sforzi per far emergere la nostra unicità di persona umana.
L’interazione di mente e corpo determina la possibilità di comprensione della causa di tutte le possibili malattie.
La cura di una parte ammalata del corpo per mezzo della meditazione, veicola una maggiore consapevolezza verso parti del proprio corpo, che a causa di fattori esterni, quali ad esempio stress e vita compulsiva di tutti i giorni, diventano maggiormente vulnerabili all’attacco di malattie psico-somatiche.
Il tutto si collega ad un problema di percezione.
Percezione di cosa sta avvenendo, di come stiamo cambiando, di cosa siamo ora… il “between job”.
Le relazioni di vita con il mondo esterno, la nostra sensorialità, gli studi cognitivi, il punto di arrivo, la concezione della multi-dimensionalità della mente.
La meditazione è uno stato alterato della coscienza.
Per arrivare ad un vero e proprio Rilassamento Meditativo è necessario seguire delle procedure, dei metodi.
La meditazione mentale tende alla spiritualità, perché cerca di eliminare le negatività, che impediscono alla mente di percepire e di comprendere ciò che avviene.
A livello scientifico, sembra che la meditazione coinvolga l’ipotalamo, che a sua volta controlla il sistema immunitario e altri sistemi vitali.
Il risultato più immeditato è la diminuzione del ritmo respiratorio, del metabolismo corporeo, dell’afflusso di sangue al cervello, della frequenza cardiaca e della pressione del sangue.
Le metodologie sono differenti, si va dall’osservazione di una candela, di un punto del muro, di un oggetto in un ambiente tranquillo privo di suoni esterni, oppure con l’accompagnamento di suoni gradevoli, o il silenzio.
Il fine ultimo è raggiungere il proprio SILENZIO INTERIORE.
Il Prana scorre lungo canali (meridiani) lungo tutto il corpo, quando si verificano dei blocchi, il flusso del prana, dell’energia si viene ad interrompere e questo determina la malattia.
Tramite la meditazione guidata da un maestro spirituale, l’allievo riesce a raggiungere stati meditativi profondi.
L’atteggiamento del maestro deve necessariamente essere basato sull’osservazione e sulla calma, attento a percepire se quel genere di meditazione, quell’oggetto è adatto al discente.
Vi sono diversi sistemi per accedere allo stato meditativo, dalla visualizzazione, ai mandala, a temi di riflessione, un mantra, etc.
Ad esempio lo Yantra Yoga è unione di mente (meditazione), corpo (posizioni e movimenti) e prana (tramite esercizi di respirazione).
Esso è una auto-terapia che tramite delle asana e delle meditazioni tende a favorire la salute fisica e mentale.
Bisogna sempre tenere presente che le varie tecniche meditative sono solo un mezzo e non un fine e che la vera meditazione passa attraverso il superamento di tutte le tecniche.
Modificare il respiro significa cambiare il modo in cui riceviamo l’energia cosmica, l’energia vitale, il prana.
Il tutto si declina in un modo diverso di far circolare nel nostro corpo il flusso pranico, permettendogli di superare i blocchi che può incontrare nel suo percorso lungo il corpo.
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