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Rimozione blocchi


L’efficacia del trattamento di Pranoterapia Vibrazionale e Riflessologia Plantar

L’efficacia del trattamento di Pranoterapia Vibrazionale e Riflessologia Plantar - StudioNaturopatia GuidoParente

L’efficacia del trattamento di

Pranoterapia Vibrazionale® e Riflessologia Plantare

nel rimuovere blocchi psicosomatici

 

Naturopata

Guido Parente

 

Nel corso della mia vita lavorativa ormai più che ventennale di Pranoterapeutaho avuto modo di confrontarmi con malattie varie che vanno da raffreddori a malattie ben più serie, quali artrite reumatoide, Epatiti, Aids, malattie disfunzionali, tiroiditi etc., ora, è ovvio che come naturopata e pranoterapeuta, ho i limiti ovvi della mia umanità.

 

Spesso le persone che soffrono di malattie importanti, arrivano dal pranoterapeuta, pensando che sia una extrema ratio, una sorta di guaritore in grado di farli guarire da ogni tipo di situazione, ma comprendiamo tutti che è una chimera.

 

In questi anni ho approfondito con vari studi olistici il mio sapere, studi che vanno dalla Naturopatia Psicosomatica, alla Pnl, al trattamenti Craniosacrale, alla Riflessologia Plantare, all’Aromaterapia, alla medicina tradizionale cinese.

 

Mi piace sperimentare nuovi trattamenti, perché credo nell’efficacia data dal mix delle varie tecniche olistiche, dalla sinergia che può essere grandemente risolutiva, spesso mi sono trovato a confrontarmi con terapeuti “old style”, che credevano nell’utilizzo della tecnica pura.

 

Ebbene, ultimamente ho potuto verificare come la sinergia tra la Pranoterapia Vibrazionale e la Riflessologia Plantare, riesca a bypassare problematiche importanti di blocco psicosomatico, piuttosto che di importanti blocchi energetici zonali.

 

La Pranoterapia Vibrazionale®

 

Nel trattare i corpi sottili, si cerca di ripristinare l’omeostasi che è l’equilibrio funzionale e vitale dell’organismo, le medicine alternative, possono essere usate con funzionalità di modalità preventiva, curativa e riabilitativa.

 

Va chiarito che quando si parla di guarigione, si sottintende l’eliminazione delle cause energetiche, psicosomatiche, ereditarie, ma non muoviamoci sul miracolistico, preferisco pensare che la sinergia di queste due tecniche possano riequilibrare il fisico.

 

Possiamo trovare dei coaguli energetici cristallizzati (i blocchi psico-emotivi) prodotti da traumi emotivi non risolti o da stati psichici divenuti poi cronici.

 

Con l’apposizione delle mani del Pranoterapeuta, si possono disperdere tali blocchi, si possono unire a questa modalità trattamenti di digitopressione su punti dei meridiani corrispondenti ai cosiddetti organi bersaglio, ad esempio il fegato che viene associato emozionalmente alla rabbia, oppure ai polmoni che vivono la tristezza, o all’intestino che viene definito il nostro secondo cervello sede della maggiore produzione di serotonina.

 

Tra le proprietà terapeutiche della pranoterapia spiccano quelle propriamente relative a proprietà analgesiche, antidolorifiche e antinevralgica.

 

Nell’ambito delle sensazioni dolorose, si devono comprendere anche quelle emotive e psichiche, si può soffrire su tutti i piani dell’essere, le sofferenze interne sono dei campanelli d’allarme che qualcosa nel nostro intimo ci provoca un senso di vuoto, di angoscia di paura , di panico..

 

Una sofferenza morale, quale una separazione, piuttosto che la morte di un caro, generano uno grave stato disarmonico che nel tempo può provocare lesioni croniche, questi stati degenerativi, provocano fobie, ossessioni, stati di angoscia e di aggressività.

 

Premetto che il dolore, è un fatto puramente soggettivo e come tale dipende dalla costituzione fisica del soggetto, dall’età, dal lavoro svolto, dalla sua educazione, dal suo stato di salute e anche dalla visione che ha della vita e del mondo.

 

L’azione che verrà effettuata andrà a far aumentare le endorfine, stimolando pertanto sia l’ipofisi che i surreni, le bio-endorfine che sono dei neurotrasmettitori, impedirebbero che i messaggi dolorosi si trasmettano da neurone a neurone per poi arrivare alla percezione del dolore.

 

La Riflessologia Plantare

 

Sotto la pianta del piede vi sono aree di dimensione diversa, in cui si riflettono tutti gli organi interni, muscolature, sistemi, ossa  del nostro corpo, tramite la Riflessologia Plantare, tecnica di massaggio dolce, possiamo stimolare, drenare e sedare punti e riportare l’equilibrio. 

Una pressione esercitata sulle zone riflesse del piede permette di “dialogare” con le parti del corpo ad esse corrispondenti attraverso il sistema nervoso e i meridiani energetici, aiutando a migliorarne la loro funzionalità: nei piedi confluiscono ben 72.300 terminazioni nervose

Tale tecnica è di grande validità anche nella prevenzione, infatti tramite la stimolazione di specifici punti possiamo rafforzare l’intero sistema corpo-mente e liberare l’organismo dalle tossine facendo in tal maniera, ripartire la vis medicatrix naturae, la forza di guarigione che possediamo tutti. 

La Riflessologia Plantare Integrata® agisce, a livello generale su:  

-          sistema nervoso 

-          sistema endocrino 

-          sistema immunitario 

-          sistema circolatorio 

 Il massaggio dei vari punti attiva reazioni di riequilibrio globale, che possono essere di sedazione o stimolazione, con effetti empiricamente provati e verificabili su qualsiasi persona. 

 Come insegna la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (Pnei), attraverso la manipolazione  dei vari organi e apparati si attiva un circuito di autoguarigione  e di riequilibrio che va in profondità.

 La stimolazione di determinati punti, verrà automaticamente inviata al cervello, che lo porterà ad una decodifica del problema, che a sua volta lo trasmetterà all’organo interessato.

La Riflessologia, partendo dai 5 organi principali, reni, fegato, milza, polmoni e cuore, esplora tutti i sistemi e gli apparati, seguendo protocolli precisi,  per sbloccare i punti critici.  

Lo stimolo dato al punto sul piede è trasmesso al cervello, che “informa” l’organo interessato. 

La stimolazione viene poi elaborata dall’organismo, il quale mette in movimento e riattiva i settori interessati dal disagio.  

Pertanto, la stimolazione, non verrà inviata agli organi, ma bensì a quella parte del cervello adibita alla gestione dei singoli organi, ecco perché parliamo di Zone Riflesse

 

Ho visto come l’unione del trattamento di Riflessologia Plantare con la Pranoterapia Vibrazionale, sia estremamente funzionale, infatti dopo aver trattato i corpi sottili del corpo umano, andremo a fare un trattamento localizzato con la Riflessologia Plantare, si andranno a stimolare gli organi oggetti della produzione di endorfine, la R.P. lavora su strutture emozionali e mentali, quindi in modo indiretto sul corpo fisico.

 

Il trattamento di Riflessologia Plantare , andrà a stimolare  quell’organo o quel sistema, inviando segnali al cervello per il ripristino delle sue funzioni vitali.

Guido Parente – Naturopata, Pranoterapeuta Vibrazionale, Riflessologo Plantare.

 

©Guido Parente 2018

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