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Tic nervosi del Viso


Il trattamento dei Tic nervosi del Viso con la tecnica Cranio-Sacrale e Prano

Il trattamento dei Tic nervosi del Viso  con la tecnica Cranio-Sacrale e  Prano - StudioNaturopatiaGuidoParente

Il trattamento dei Tic nervosi del Viso

con la tecnica Cranio-Sacrale e la Pranoterapia

 

Guido Parente

Naturopata 

 

Lo stress della vita di tutti i giorni, porta sia i bambini che gli adulti ad avere dei blocchi psicosomatici, che si declinano in varie modalità.

I problemi maggiori causati dai Tic,  sono spesso di natura sociale e relazionale, inoltre, poiché ultimamente, stanno arrivando al mio Studio diverse persone adulte con Tic nervosi facciali di diversa manifestazione,  che vanno da fremiti del labbro, a movimenti degli occhi, a vibrazioni delle orecchie, etc, dovendo trattare tale disturbo, ho voluto approfondire cosa essi fossero e se vi fosse un rimedio olistico per eliminarli.

 

Ma vediamo cosa sono i tic


Si tratta di parole o gesti involontari, rapidi e ricorrenti, che non hanno scopo.

L’origine fisiologica dei tic non è chiara, a livello neurologico possono dipendere da un’alterazione nei circuiti del sistema nervoso centrale, a livello psicologico sono senz’altro la conseguenza di uno stato di stress a livello cosciente o inconscio.

La “funzione” del tic, sarebbe quella di abbassare una condizione di ansia, attraverso un rituale ripetitivo.

 

Quali tipi di tic esistono 


In base al modo in cui il tic si manifesta, si possono distinguere 2 tipi di tic:


1. tic motori semplici: sono piccoli e brevi gesti dei muscoli del viso e del corpo, come ammiccamenti, alzate di spalle, movimenti dei piedi; torsioni del collo,  smorfie del viso, colpi di tosse, etc.
2. tic motori complessi: sono azioni di maggiore durata e maggiormente articolate, come strapparsi i capelli o pulirsi ossessivamente gli occhiali;


   Entrambi  le tipologie presentano le seguenti caratteristiche:

  • sono involontari, talvolta possono essere soggetti a soppressione volontaria (anche se con grande sforzo);
  • sono stereotipati e ripetitivi, con frequenza fluttuante;
  • sono presenti in alcune circostanza, ma non in altre (per esempio a casa e non a scuola);
  • sono assenti quando il soggetto è concentrato;
  • sono prevalentemente a carico di volto e collo
  • sono più frequenti nei maschi che nelle femmine;
  • durano da qualche settimana a meno di un anno, ed in quanto tali sono considerati transitori;

 

 

Le cause 


Dietro ad ogni tic,  c’è un disagio, un malessere o un particolare stato d’animo, una problematica psicosomatica che il corpo umano vive.

Alcuni gesti rispecchiano un desiderio di protezione e consolazione (come ad esempio, quello di arrotolarsi i capelli intorno alle dita o di cullarsi con movimenti ripetuti del busto);

altri tic molto comuni, come il mangiarsi le unghie o mordicchiare la penna, che sono indice di aggressività inespressa; il bimbo che si succhia il pollice, cerca di stimolare la sutura palatina e di gratificarsi psicologicamente, questo vizio neuro-muscolare può comportare  a sua volta delle mal occlusioni dentali.

 Anche i tic linguistici, come la ripetizione continua, di un intercalare all’interno del discorso (“cioè” o “diciamo che”)  hanno un significato: esprimono insicurezza e frustrazione.

A volte però i tic possono essere anche la conseguenza di condizioni patologiche come encefaliti, ictus, intossicazioni da monossido di carbonio, traumi cranici e da assunzione di alcuni farmaci eccitanti.

 

Ci sono anche rari disturbi, come la cosiddetta sindrome di Gilles De La Tourette, che si manifestano proprio con una serie di tic: nel caso riportato in esempio, la persona affetta da questa patologia è soggetta a continui tic vocali e motori, che si ripetono in sequenza, compromettendo la vita quotidiana e creando, in alcuni casi, una quasi totale disabilità.

 

All’origine dei nostri malesseri, infatti, ci sono disarmonie e blocchi psicosomatici, ogni volta che il nostro corpo vive uno stress (e in media ogni persona ne affronta uno importante a settimana), esso reagisce ‘globalizzandone l’impatto’ per renderlo il più tollerabile possibile per la distribuzione di energia (creando, così, un equilibrio di compensazione): ciò comporta, al tempo stesso, un immagazzinare in memoria le tracce degli squilibri compensati.

Terapia Farmacologica

    Il trattamento dei Tic, si basa sulla farmacoterapia, sebbene  nella attività clinica siano usati diversi   tipi di farmaci, i più efficaci sono risultati gli antagonisti relativamente selettivi dei recettori D2, Aloperidolo e Pimozide, con risposte favorevoli intorno al 70% , ma anche Metilfenidato e Dexamfetamine, Neurolettici, Benzodiazepine, Tetrabenazina, Tossina botulinica.

 

 Alimentazione

   Una corretta alimentazione può risultare di aiuto nel risolvere il problema dei tic facciali.

   L’utilizzo di integratori di potassio, calcio, magnesio e ferro, preferire la frutta, i cereali e le proteine delle uova, dei formaggi e le carni bianche.

   Chi è vegetariano o vegano, sa che  le proteine si possono trovano nei broccoli, nei carciofi, nei cavoli, negli spinaci, nei peperoni, negli asparagi, le nelle patate.

    A livello erboristico, infine, si consiglia l’utilizzo della camomilla, della passiflora, dell'erba di San Giovanni, della scutellaria, dei fiori di Bach, della melissa e della valeriana.

 

 

Terapia Cognitivo Comportamentale

Un altro approccio per la cura dei Tic, è la  Psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale, che si focalizza sui tic e sulla loro gestione, e sull’intervento familiare, con attenzione al contesto scolastico e sociale.

Chiaramente,  il percorso Psicologico, va adattato alle caratteristiche del paziente in base all’età, alle risorse cognitive, familiari, scolastiche e sociali.

Se i soggetti in cura, sono bambini, viene definito con i genitori, un percorso di psico-educazione e con gli insegnanti può essere portato avanti un intervento psico-educativo sulla sindrome, rivolto ai docenti e alla classe coinvolta, volto a favorire l’integrazione sociale del bambino e l’uso di strategie educative appropriate.

 

Trattamento Craniosacrale/Pranoterapia

 

Nel trattare i casi di tic semplici, che si declinano con vibrazioni e ammiccamenti del viso, ho potuto verificare che,  grazie alla sinergia del trattamento di Pranoterapia e Tecnica Craniosacrale, vi sia stata una pressoché totale scomparsa di tale disturbo.

Devo dire che da Naturopata,  è stato molto gradevole, vedere la sorpresa nel volto delle persone che si sono affidate ai miei trattamenti, nel poter verificare la scomparsa di tale disagio.

In seguito ad un ciclo di trattamenti questa tipologia di Tic è scomparsa, ovviamente, è chiaro che essendo generata da stress, si potrà ripresentare, ma a mio avviso, è molto importante, sapere che un rimedio esiste, e peraltro è un rimedio assolutamente indolore e naturale.

 

Guido Parente Naturopata

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